Difficile fare previsioni sul futuro della musica e dell’audio. Ma ascoltare quanto hanno da dire chi è al centro della rivoluzione mi pare cosa interessante per tutti. Per questo motivo riporto la (libera) traduzione integrale del post di John MacFarlane, CEO di Sonos, che qualche settimana fa ha tenuto banco tra le notizie sonore.

Seguo Sonos da diverso tempo. Non per la qualità dei diffusori che sono nella media ma per la loro estrema attenzione all’User Experience.

Fanno molta ricerca sull’utente, i loro sistemi wifi sono all’avanguardia, lavorano con molta attenzione al multiroom e fanno ricerca (tra la ricerca pura e il marketing) anche tra coloro che hanno già acquistato i loro prodotti. Ossia vanno a casa dei clienti e sottopongono questionari per sapere come il cliente usa gli speakers, come usufruisce della musica e se il cliente è soddisfatto del prodotto.

Un’altra cosa molto interessante è poi la costruzione e la cura della community. Sul loro sito è possibile entrare a far parte di una community di clienti, appassionati audiofili. Ci si iscrive come su un social network e si trova una specie di forum dove si ha principalmente assistenza pre e post vendita. Si possono leggere i problemi e le soluzioni che sono state trovate dagli altri. Ci sono 5 dipendenti, almeno 5 account che ti rispondono. Non rispondono a tutto ma alle cose importanti. E non sono i soli a rispondere. A determinati problemi magari rispondono altri utenti.

Il post che vi ho liberamente tradotto, tanto fiducioso sul futuro di Sonos e nel futuro della musica in realtà annuncia dei licenziamenti nel gruppo di persone che hanno reso Sonos quello che è adesso. Le due cose un po’ stridono: una azienda, tra l’altro anche non molto grande, che licenzia per diventare più grande o che rinuncia alle proprie risorse per investire in altro non convince tanto. Però bisogna ammettere che è un segnale di trasparenza e anche di forza delle idee. Segno che è si tratta di una azienda moderna.

C’è un mondo in subbuglio e ad avere la meglio saranno sicuramente i più grossi. Sonos dice di farcela e forse cerca alleati come Amazon di cui John MacFarlane elogia Alexa.

Personalmente condivido il parere su Echo/ Alexa: il sistema meno intelligente e che da meno risposte rispetto agli altri suoi rivali. Ma è il più rivoluzionario e dirompente. Entra nella quotidianità dei clienti Amazon e la sua evoluzione cambierà la quotidianità di tanta gente.

Faccio i miei migliori auguri a Sonos! Faccio i miei migliori auguri a tutti noi che seguiamo il futuro della musica!

Un’industria in fase di transizione, investire nel futuro della musica

Presso Sonos, abbiamo sempre pensato di avere una visione a lungo termine. Progettiamo prodotti belli da vedere e che riempiono la casa di un bel suono. Abbiamo scommesso sul fatto che lo streaming avrebbe cambiato radicalmente il modo di fruire la musica, e ci siamo organizzati per fornire le migliori esperienze di ascolto. Abbiamo scelto di riempire lo spazio con pochi altoparlanti piuttosto che avere tanti piccoli speakers; di far vivere esperienze oltre la tecnologia; di consentire l’accesso a tutti i servizi di streaming in tutto il mondo, non solo quelli più popolari; e abbiamo scelto di sviluppare i nostri prodotti con il WiFi, piuttosto che con il Bluetooth, cosa che è stata molto più impegnativa per i nostri ingegneri. Queste sono tutte scelte che oggi ci ritroviamo.

Oggi, l’intero ecosistema musicale è in fase di transizione

Abbiamo una buona idea di come questo sistema si evolverà nel corso del tempo, e non siamo mai stati più propositivi su che cosa significa per gli appassionati di musica. Ma sappiamo anche che per continuare a innovare e portare nuove esperienze sul mercato, dobbiamo investire pesantemente sulle opportunità che si presentano.

“Stiamo prendendo la decisione di aumentare notevolmente e con fiducia il nostro investimento per il futuro della musica.”
Vogliamo costruire una azienda capace di innovazione sostenibile, di crescita costante e vitalità, cose che richiedono di rivolgersi ad un business redditizio. Non stiamo inseguendo i facili guadagni a breve termine né stiamo dando risposte a investitori impazienti di incassare. Piuttosto stiamo prendendo la decisione di aumentare notevolmente e con fiducia il nostro investimento sul futuro della musica.

A breve termine – e con difficoltà – la conseguenza di questa decisione è che abbiamo dovuto apportare alcune modifiche alla nostra squadra. Lo facciamo con sofferenza, perché siamo in procinto di licenziare alcuni dipendenti Sonos che hanno svolto ruoli importanti e che ci hanno fatto arrivare a questo punto. Auguriamo loro tutto il bene, e stiamo cercando di rendere il passaggio il più agevolmente possibile.

Se guardiamo al futuro ci sono due grandi aree che stiamo appoggiando: i servizi di streaming a pagamento e il controllo vocale.

Streaming a pagamento

Per i primi dieci anni di Sonos, ci siamo concentrati su chi ama la musica, su chi aveva portato le proprie librerie musicali sui propri computer e su chi ha ascoltato queste raccolte nella loro casa.

Abbiamo osservato, con grande interesse, come l’ecosistema della musica ha iniziato prima come prova e poi con servizi di streaming di musica a pagamento. Siamo stati pionieri nell’integrazione di questi servizi come Rhapsody, Napster, Spotify, Google Play Music, e molti altri. In un primo momento, questi servizi erano confinati in pochi paesi specifici, ma nel tempo sono migliorati, come le etichette hanno cominciato a vedere il successo del modello di abbonamento a pagamento.

Poi l’anno scorso, quando Apple ha annunciato il suo ingresso con Apple Music, abbiamo potuto vedere una fortissima accelerazione degli abbonamenti di musica a pagamento. Con l’influenza di Apple, l’intero ecosistema – etichette, artisti, gestori – si è cominciato ad abbracciare e far progredire lo streaming in tutto il mondo.

Ora, questo cambiamento è irreversibilmente avviato, e tutti, nell’ecosistema, si stanno adeguando a un mondo di servizi di streaming. La biblioteca dei Beatles, ora disponibile su tutti i servizi di streaming, è un perfetto esempio di come le etichette si siano piegate allo streaming.

Lo spostamento non è completo, ma è inevitabile, ora. L’unica domanda che rimane è la velocità con la quale la crescita dei servizi di abbonamento a pagamento avverrà.

Il percorso in avanti per l’industria musicale è cristallino, lo è anche il nostro cammino in Sonos. Stiamo rafforzando la nostra convinzione che lo streaming musicale è la forma dominante di consumo, sia ora che in futuro. Noi crediamo che gli ascoltatori si svilupperanno sempre verso soluzioni che si sono messi insieme per l’ascolto in casa.

“Adesso che gli appassionati di musica possono finalmente ascoltare qualsiasi cosa, ovunque, ci stiamo concentrando sulla costruzione di esperienze incredibilmente ricche per tutti e che erano impensabili quando abbiamo avviato l’azienda.”
Si tratta di un significativo sforzo di sviluppo a lungo termine verso il quale stiamo immettendo risorse significative.

Assistenza vocale

Ci siamo appassionati a quello che Amazon ha fatto con Alexa e alla linea di prodotti Echo. Il riconoscimento vocale non è una cosa nuova; oggi è quasi onnipresente con Siri, OK Google, e Cortana. Ma Echo ha trovato un punto debole in casa e avrà un impatto su come sarà fruita la musica, il tempo, e molte, molte altre cose che gli sviluppatori porteranno sulla piattaforma di Alexa.

Alexa / Echo è il primo prodotto che mostra davvero il potere del controllo vocale in casa. La sua popolarità presso i consumatori accelererà l’innovazione nell’intero settore. Ciò che è nuovo oggi diventerà lo standard di domani. Anche in questo caso, Sonos vuole guardare ai risultati a lungo termine per portare esperienze musicali abilitate in casa. L’assistenza vocale è una grande rivoluzione, quindi dovremo investire ciò che è necessario per portarla sul mercato in un modo meraviglioso.

La nostra missione è quella di riempire ogni casa con la musica. Comincio ogni giorno a chiedermi come possiamo farlo al meglio, e come possiamo servire i nostri appassionati di musica ora e nel lungo periodo. Sappiamo che il futuro è quello in cui lo streaming a pagamento e il controllo vocale svolgeranno un ruolo importante, e siamo impegnati a investire su un business redditizio sostenibile in modo da poter finanziare l’innovazione in questo e in altri settori per i decenni a venire.

Queste ultime settimane sono state difficili per tutti in Sonos. Siamo un piccolo gruppo ristretto, tanto che dire addio è particolarmente doloroso. Ma so che questi cambiamenti sono la cosa giusta da fare per Sonos mentre guardiamo al futuro.