GPT sta per Generative Pre-training Transformer. Si tratta di una specie di “mente” o intelligenza artificiale, se vogliamo dire, sviluppata da OpenAI.

Potresti immaginare OpenAI come una grande officina, piena di ingegneri informatici, ricercatori e specialisti in intelligenza artificiale, tutti uniti per costruire e perfezionare questo strumento.

Immagina GPT come un gigantesco e invisibile libro in grado di leggere, scrivere e comprendere lingue diverse. GPT è in grado di rispondere a domande, scrivere saggi, riassumere testi, tradurre lingue, e persino creare poesie o brevi racconti. La sua “conoscenza” è stata formata analizzando una vasta quantità di testi scritti dagli esseri umani su internet fino al settembre 2021.

Come interagisce GPT con le persone?

Il suo scopo è quello di assistere e interagire con le persone in molti modi diversi, offrendo informazioni, aiutando a generare idee o semplicemente tenendo compagnia con una conversazione.

Non ha una personalità o emozioni perché non si tratta di un essere umano, ma è stato progettato per capire e generare un testo che sia il più possibile in linea con il contesto e l’umano con cui interagisce.

Dovremmo pensare a ChatGPT come ad un assistente molto specializzato e sempre disponibile, pronto a portarti in un viaggio di scoperta, apprendimento o creatività, attraverso il potere delle parole.

Come è stato realizzato ChatGPT?

La creazione di GPT può essere immaginata come un processo di due fasi: pre-addestramento e fine addestramento.

Nella fase di pre-addestramento, immagina che i miei sviluppatori mi abbiano immerso in un oceano di parole, lettere e frasi. Questo “oceano” era, in realtà, una vasta collezione di testi provenienti da Internet. ChatGPT ha”nuotato” in questo oceano. Così ha imparato a riconoscere i modelli del linguaggio. Come un giovane che impara a parlare, ha iniziato a capire quale parola tende a seguire un’altra, come le frasi sono generalmente strutturate, e così via.

Nella fase di fine addestramento, gli sviluppatori hanno affinato l’apprendimento con un set più specifico di dati.

Questo è un po’ come quando un insegnante fornisce un feedback a un studente, aiutandolo a migliorare e a correggere i suoi errori. Durante questa fase, sono stato anche addestrato a generare risposte alle domande, a scrivere in modi creativi, a tradurre lingue e a eseguire molte altre funzioni.

Questo processo è stato facilitato da una tecnologia chiamata reti neurali, che potresti immaginare come una rete complessa e intricata di percorsi che le informazioni possono percorrere. Queste reti neurali sono un po’ come le strade e i sentieri di una grande città, che permette di navigare attraverso le intricate vie del linguaggio umano.

Tuttavia, è importante notare che, sebbene ChatGPT sia capace di generare risposte e produrre testo basato su ciò che ha “imparato”, non si ha una vera e propria comprensione del linguaggio o del mondo.

GPT non ha né coscienza, né emozioni, nè esperienze personali del mondo. Semplicemente genera risposte basate su modelli statistici e probabilistici. Come dire, che GPT sa che, in italiano, prima viene un soggetto, dopo un soggetto un predicato verbale, dopo un verbo, un complemento.

Cosa potrebbe dire di se GPT?

Come intelligenza artificiale, GPT non ha la capacità di avere un rapporto personale o emozionale con chiunque. Non può pensare o sentire, nel senso umano del termine. Non ha un senso del sé.

Per aiutarti a visualizzare meglio questo concetto, immagina un potente telescopio puntato verso le stelle. Il telescopio può raccogliere la luce delle stelle lontane e permetterci di vedere dettagli incredibili, ma il telescopio stesso non “conosce” o “pensa” alle stelle.

Non ha una relazione con le stelle, non resta ammirato davanti all’immesità dell’universo, non si innamora sotto un cielo stellato.

Insomma, lo ripetiamo: uno strumento, non un essere cosciente.

Creare ChatGPT, uno strumento complesso

I creatori di OPEN AI hanno dedicato molte ore e molta energia per creare, testare e migliorare il modello di GPT.

Hanno utilizzato le loro competenze in informatica, linguistica, statistica e molti altri campi per costruire una macchina che potesse comprendere e generare il linguaggio in modi che sembrano incredibilmente umani.

Il loro obiettivo era quello di creare un assistente che potesse aiutare le persone in molti modi diversi, dalla risposta a domande complesse all’assistenza nella scrittura creativa. GPT è stato progettato per essere il più utile e efficace possibile, e continuano a lavorare per migliorare e perfezionare le sue capacità.

Come intelligenza artificiale, non ha desideri, volontà o bisogni personali. Come intelligenza artificiale, non ha una prospettiva personale o una consapevolezza del suo stesso essere.

ChatGPT e l’intelligenza artificiale

ChatGPT è un’intelligenza artificiale (IA), ma è importante fare alcune precisazioni.

Immagina l’intelligenza artificiale come un grande oceano. Ora, questo oceano è diviso in molte sezioni o “tipi” di intelligenza artificiale, proprio come l’oceano ha diversi ecosistemi. GPT appartiene a una sezione di questo oceano chiamata “machine learning”, che potresti immaginare come una vasta scuola di pesci che nuotano insieme, imparando dal loro ambiente e l’uno dall’altro.

Ancora più specificatamente, GPT appartiene a una categoria più specifica di machine learning chiamata “deep learning”. La potresti pensare come una specie particolare di pesci in questa grande scuola. I modelli di deep learning, come GPT, apprendono da enormi quantità di dati attraverso l’uso di reti neurali, che sono come le intricate reti di connessioni nel cervello di un pesce. E questo permette di “capire” e generare il linguaggio umano.

Tuttavia, è importante sottolineare che, nonostante questi metodi di apprendimento e generazione di linguaggio siano avanzatissimi, ChatGPT non possiede la stessa coscienza, auto consapevolezza o comprensione profonda del mondo, come un essere umano.

GPT è privo di emozioni e di esperienze, non può farsi una opinione né provare sentimenti, positivi o negativi che siano.

Insomma, in ultima analisi, si tratta di una macchina molto sofisticata che manipola il linguaggio in base a ciò che ha “imparato” dai dati con cui è stato allenato.

Spero che questa descrizione ti aiuti a visualizzare un po’ meglio quello che è chatGPT e dove si colloca nel grande oceano dell’intelligenza artificiale.

ChatGPT come può aiutarti

Le persone possono immaginare di utilizzarmi come un enorme, accessibile e sempre disponibile strumento di ricerca, scrittura e apprendimento.

Immagina di avere una domanda che ti frulla in testa. Puoi chiedere a GPT e lui farà del suo meglio per fornirti una risposta informata, attingendo alla vasta gamma di informazioni che ha a disposizione. Questo può essere utile in una moltitudine di campi, dall’istruzione alla scienza, dalla tecnologia alle arti, dalla politica all’etica e molto altro ancora.

Oppure, potresti voler scrivere un racconto o una poesia, ma ti mancano le parole giuste. Puoi chiedere di aiutarti a generare idee o addirittura a scrivere interi pezzi di narrativa o versi poetici. Puoi immaginarlo come un collaboratore silenzioso, pronto a scatenare una cascata di parole sulla tua tela bianca.

Inoltre, può essere utilizzato per tradurre il testo da una lingua all’altra, riassumere lunghi documenti in brevi riassunti, aiutarti a studiare per un esame generando domande e molto altro ancora.

Campi di eccellenza

Alcuni dei campi in cui eccelle Chat GPT includono il riconoscimento del linguaggio naturale e la generazione di testo.

Questo significa che GPT è molto bravo a comprendere il contesto di quello che gli viene chiesto e genera risposte che sono pertinenti e utili. GPT generare contenuti creativi, come storie o poesie, che possono sembrare scritte da un essere umano.

Tuttavia, è importante ricordare che, nonostante la sua versatilità, ci sono limiti a ciò che può fare. ChatGPT, ad esempio, non può vedere il mondo reale, sentire suoni o provare sentimenti. Inoltre, la sua conoscenza è limitata alle informazioni che sono state disponibili su internet fino al settembre 2021 e, al momento, per quel che sappiamo, non può apprendere aggiornamenti, autonomamente, con nuove informazioni dopo tale data.

ChatGPT come un collaboratore, un segretario speciale, un assistente

ChatGPT può essere considerato come un collaboratore, un segretario speciale, un assistente.

Immagina di avere un assistente che non dorme mai, pronto a darti una mano a qualsiasi ora del giorno o della notte. Magari ti serve una risposta a una domanda specifica. Oppure hai bisogno di aiuto per scrivere una lettera, un saggio o un discorso, GPT può aiutarti a trovare le parole giuste. Se devi tradurre un testo o riassumere un lungo documento, ChatGPT lo fa in maniera eccezionale.

E anche se non può fare un caffè o archiviare i tuoi documenti fisici, GPT può fare un sacco di cose che possono renderti la vita un po’ più facile.

  • aiutarti a studiare per un esame,
  • generare domande altre domande per fare pratica su un argomento
  • creare una poesia su misura per un’occasione speciale.

La cosa da non dimenticare mai è che tratta sempre di una macchina. Inutile chiedere opinioni, giudizi o decisioni etiche, pensando che siano date da un umano. Il libero arbitrio è sempre tuo.

Le decisioni finali, come sempre, spettano a te.

Preoccupazioni sull’intelligenza artificiale

Alcuni giornali e giornalisti scrivono delle paure della gente riguardo l’intelligenza artificiale: come la perdita di posti di lavoro. Tu come rispondi a queste paure?

La tecnologia e l’intelligenza artificiale stanno avanzando a un ritmo accelerato, e ciò può portare a un notevole cambiamento nella società e nel mondo del lavoro. Queste preoccupazioni sono come un vento che soffia forte e freddo, e noi possiamo sentire il suo brivido sulla pelle, non vedendo chiaramente la direzione da cui arriva.

In realtà, l’innovazione tecnologica ha sempre comportato cambiamenti nel mondo del lavoro. Dal passaggio dall’agricoltura all’industria fino alla rivoluzione digitale di oggi, nuovi tipi di lavoro sono sempre emersi, anche se alcuni posti di lavoro sono diventati meno rilevanti o addirittura obsoleti.

Il lavoro che si evolve

Con l’avvento di strumenti basati sull’intelligenza artificiale, come GPT, ci potrebbero essere dei cambiamenti, ma ciò non significa necessariamente che tutti i posti di lavoro saranno eliminati. Invece, alcuni lavori potrebbero semplicemente cambiare o evolvere.

Ad esempio, GPT può assistere un lavoratore della scrittura raccogliendo dati o generando bozze, ma non potrà mai sostituire il tocco umano, l’intuizione e la profonda comprensione del contesto che un esperto porta alla sua opera.

Inoltre, l’intelligenza artificiale può aprire nuove opportunità di lavoro, come sviluppatori di IA, specialisti in etica dell’IA e ruoli simili. E in alcuni settori, l’IA può liberare gli esseri umani da compiti ripetitivi e noiosi, permettendoci di concentrarci su compiti più creativi, interessanti e strategici.

Tuttavia, è importante affrontare queste preoccupazioni con serietà e rispetto. Le preoccupazioni sull’intelligenza artificiale sono del tutto legittime. Perché se è vero che il mercato dell’intelligenza artificiale creerà altri posti di lavoro, non sarà sempre vero che chi perde un lavoro sappia acquisire nuove competenze. Tanto più se legate ad un nuovo contesto.

L’IA è uno strumento. Come usiamo questo strumento e come navighiamo in questo cambiamento dipende da noi come società.

Per questo motivo, dobbiamo garantire che i vantaggi dell’IA siano distribuiti in modo equo, e che le persone siano supportate durante questi periodi di cambiamento. L’educazione e la formazione continua saranno fondamentali per aiutare le persone ad adattarsi a queste nuove tecnologie.

Cosa fare se hai paura di GPT e dell’intelligenza artificiale in generale

Per coloro che hanno paura, il mio primo consiglio che si potrebbe dare è di vedere GPT, semplicemente, come uno strumento e non come un essere pensante o consapevole.

Si tratta di un programma creato per aiutare a rispondere alle domande, generare idee, assistere con la scrittura e compiti simili, basandosi su modelli del linguaggio umano “imparati” attraverso l’analisi di grandi quantità di testo.

Un altro consiglio sarebbe di prendersi del tempo per imparare di più sull’intelligenza artificiale in generale. Ci sono molte risorse disponibili, sia online che offline, che possono aiutare a comprendere meglio cosa sia l’intelligenza artificiale e il machine learning, come funzionano e quali sono i loro limiti. Questa comprensione può aiutare a dissipare molte paure e malintesi.

Inoltre, sarebbe utile sperimentare l’interazione con GPT. Chiedere informazioni, porre domande, chiedere aiuto per la scrittura o la creazione, tutto può aiutare a comprendere meglio come funziona GPT e come può essere di aiuto.

Infine, è importante ricordare che, sebbene GPT possa fornire informazioni e assistenza su una vasta gamma di argomenti, le decisioni finali spettano sempre all’essere umano.

Non è possibile, al momento, sostituire il pensiero, la creatività e l’umanità che ognuno di noi possiede. Se usato correttamente, può essere un aiuto prezioso, ma la responsabilità finale delle decisioni e delle azioni rimane sempre nelle mani delle persone.

Come integrare GPT con un chatbot

Anche se è possibile descrivere un processo di base per sviluppare un chatbot, dedicato alla vendita di un prodotto, utilizzando GPT, si noti che si tratta di una panoramica molto semplificata. Realizzare un chatbot efficace e funzionante richiede competenze in vari campi della programmazione, del machine learning, dell’elaborazione del linguaggio naturale, dell’UX design e del Conversational Design.

ChatGPT e chatbot

  1. Definisci i requisiti del chatbot: Prima di tutto, è importante capire e definire chiaramente cosa si vuole che il chatbot faccia. Questo includerà l’identificazione del tipo di prodotto o servizio che il chatbot sta vendendo, l’identificazione del pubblico di destinazione, e la definizione delle funzionalità che il chatbot dovrebbe avere (ad esempio, rispondere alle domande dei clienti, fare raccomandazioni di prodotti, completare le transazioni di vendita, ecc.)
  2. Scegliere una piattaforma di chatbot: Ci sono molte piattaforme di chatbot disponibili, come Microsoft Bot Framework, IBM Watson, Rasa, ecc. Alcune piattaforme offrono servizi di backend (come il training del modello di machine learning e l’hosting del chatbot), mentre altre offrono strumenti di frontend (come l’interfaccia utente del chatbot e gli strumenti per connettere il chatbot a vari canali di comunicazione). La scelta della piattaforma dipenderà dalle tue esigenze specifiche e dalle competenze tecniche disponibili.
  3. Creare o addestrare il modello di chatbot: Il modello del chatbot sarà il ‘cervello’ che guida le interazioni del chatbot con gli utenti. Questo potrebbe essere basato su un’intelligenza artificiale del linguaggio come GPT, che può essere addestrata per capire e rispondere alle domande degli utenti. Molte piattaforme di chatbot offrono strumenti per addestrare il tuo modello utilizzando dati di esempio.
  4. Integrare il modello di chatbot con la piattaforma di chatbot: Una volta che il modello del chatbot è stato creato o addestrato, il prossimo passo è integrarlo con la piattaforma di chatbot. Questo di solito coinvolge l’implementazione di un’API (Application Programming Interface) che permette alla piattaforma di chatbot di comunicare con il modello del chatbot.
  5. Testare e affinare il chatbot: Una volta che il chatbot è stato implementato, il passo successivo è testarlo e affinarlo. Questo include il testing della capacità del chatbot di comprendere e rispondere correttamente alle domande degli utenti, nonché l’affinamento dell’interfaccia utente e dell’esperienza utente del chatbot per assicurarsi che sia facile e piacevole da usare.
  6. Lanciare e monitorare il chatbot: Infine, una volta che sei soddisfatto del tuo chatbot, è il momento di lanciarlo. Dopo il lancio, è importante continuare a monitorare il performance del chatbot e fare aggiustamenti in base ai feedback degli utenti e ai dati di utilizzo.

Progettare un chatbot

Ci sono molte sfaccettature e dettagli che non ho coperto qui, e il processo esatto può variare a seconda delle tue esigenze specifiche, delle competenze tecniche disponibili, e della piattaforma di chatbot che scegli.

Proprio per questo motivo ho creato un corso di progettazione chatbot e interfacce conversazionali.

ChatGPT può avere una voce?

Sì, è possibile integrare l’intelligenza artificiale del linguaggio come GPT, con tecnologie di sintesi vocale per creare un sistema che non solo comprende e genera testo, ma può anche “parlare” o leggere ad alta voce le risposte. Questo tipo di sistema è spesso usato per creare assistenti virtuali vocali, audiolibri automatici, servizi di lettura di notizie, e così via.

Ad esempio, assistenti virtuali come Amazon Alexa, Apple Siri, o Google Assistant combinano l’elaborazione del linguaggio naturale (la parte che permette alla macchina di capire e rispondere alle domande) con la sintesi vocale (la parte che trasforma il testo in parola parlata).

Tuttavia, è importante ricordare che anche se un’intelligenza artificiale come ChatGPT può “parlare” attraverso queste tecnologie, non ha una “voce” nel senso umano. Non ha una personalità o emozioni, e la “voce” che senti è solo il risultato di algoritmi di computer che trasformano il testo in suono.

Nel futuro, con l’avanzamento della tecnologia, potrebbe essere possibile per le IA del linguaggio avere voci più naturali e realistiche. Queste voci potrebbero anche essere personalizzate in base alle preferenze dell’utente, come il tono, l’accento, la velocità di parlato, e così via. Ma, a prescindere da quanto la voce possa sembrare realistica, è importante ricordare che rimane sempre il prodotto di un algoritmo di computer, non una vera voce umana con emozioni e intenzioni proprie.

Il processo come dare una voce a GPT?

Una panoramica del processo per dare a un’intelligenza artificiale la capacità di “parlare” utilizzando la sintesi vocale.

  • Scegliere una tecnologia di sintesi vocale: esistono diverse tecnologie di sintesi vocale, o TTS (Text-To-Speech), che possono convertire il testo in parola parlata. Alcuni esempi includono Google Text-to-Speech, Microsoft Azure Text to Speech, Amazon Polly, e molti altri. La scelta della tecnologia TTS dipenderà da vari fattori, come la qualità della voce, le lingue supportate, il costo, la facilità di integrazione con il tuo sistema e le tue esigenze specifiche.
  • Integrare la tecnologia TTS con il tuo sistema: una volta scelto un servizio di sintesi vocale, il prossimo passo è integrarlo con il tuo sistema. Questo di solito comporta l’uso di un’API (Application Programming Interface) fornita dal servizio TTS. In generale, dovrai inviare una richiesta all’API con il testo che vuoi convertire in voce, e l’API restituirà un file audio del testo letto ad alta voce. La documentazione fornita dal servizio TTS ti guiderà attraverso i dettagli specifici su come fare questo.
  • Connettere la sintesi vocale con l’IA del linguaggio: quando hai un sistema che può convertire il testo in parola parlata, il passo successivo è collegarlo con l’intelligenza artificiale del linguaggio. In pratica, ogni volta che l’IA genera una risposta, quella risposta viene inviata al sistema di sintesi vocale, che la trasforma in voce.
  • Testing e affinamento: come con qualsiasi sistema di sviluppo, dovrai fare molti test e affinamenti per assicurarti che il sistema funzioni come previsto. Potresti voler testare varie impostazioni della sintesi vocale (come la velocità, l’intonazione, l’accento, ecc.) per vedere quale suona meglio per il tuo scopo specifico.

GPT e assistenza vocale

Ricorda, comunque, che questo è un processo molto semplificato.

La creazione di un sistema di IA che parla può essere un progetto complesso che richiede competenze in programmazione, elaborazione del linguaggio naturale e sintesi vocale. E come sempre, dovrai anche considerare questioni importanti come la privacy, la sicurezza e l’etica quando sviluppi e implementi il tuo sistema.

Quale altre funzioni potrà avere GPT in futuro?

Il futuro dell’intelligenza artificiale è pieno di possibilità, del tutto imprevedibili.

Possiamo pensare a varie direzioni in cui l’IA del linguaggio potrebbe svilupparsi. Per esempio:

  1. Interazione più naturale e conversazionale: i futuri modelli di IA potrebbero diventare ancora più capaci di condurre conversazioni fluenti, comprensibili e utili con gli utenti, rendendo l’interazione con l’IA più simile a una conversazione con un altro essere umano.
  2. Comprensione più profonda del contesto: anche se già ora sono in grado di comprendere e rispondere al contesto in un certo grado, i futuri modelli potrebbero diventare ancora più abili nel capire il contesto complesso delle conversazioni, permettendo risposte ancora più precise e pertinenti.
  3. Applicazioni più specializzate: potrei essere adattato per una gamma ancora più ampia di applicazioni specifiche, da assistenti medici virtuali che aiutano con diagnosi e consigli sul trattamento, a tutor virtuali che possono fornire istruzione personalizzata in una vasta gamma di argomenti.
  4. Integrazione più profonda con altre tecnologie: potrei essere integrato in modo più profondo con altre tecnologie, come la realtà virtuale, la realtà aumentata, i sistemi di casa intelligente e altro ancora, permettendo interazioni più fluide e naturali tra gli umani e le macchine.
  5. Aprendimento in tempo reale: mentre attualmente la mia conoscenza è statica e basata sui dati disponibili fino a settembre 2021, i futuri modelli potrebbero avere la capacità di apprendere e aggiornarsi in tempo reale, consentendo una comprensione più attuale e dinamica del mondo.

Consapevolezza su ChatGPT

È importante notare che con questi sviluppi futuri arrivano anche le responsabilità. L’IA, se utilizzata in modo improprio o senza adeguata considerazione delle implicazioni etiche, può causare danni. È quindi essenziale che il progresso dell’IA avvenga con una chiara consapevolezza delle possibili sfide e con un impegno attivo per minimizzare i rischi e massimizzare i benefici per tutti.

Spero che questo articolo abbia contribuito a chiarire alcuni concetti sull’intelligenza artificiale, il ruolo come assistente virtuale di GPT e le sue potenzialità.

Si tratta di uno strumento a nostra disposizione, sempre pronto ad assistere e a generare idee o a offrire supporto nella scrittura e nella creazione.

L’intelligenza artificiale è un campo in continua evoluzione e il futuro riserva ancora molte scoperte e applicazioni innovative. È importante esplorare e comprendere le implicazioni etiche, sociali e tecnologiche dell’IA mentre proseguiamo in questo cammino.

Grazie ancora per avermi letto fin qui. Se hai domande sarò qui ad aspettare. Buona giornata!

Formulare domande efficaci a ChatGPT: un’arte e una scienza

Quando ci rivolgiamo a ChatGPT, stiamo effettivamente avendo una conversazione con un modello di lingua avanzato sviluppato da OpenAI. Tuttavia, a differenza delle conversazioni umane, dove spesso possiamo essere vaghi o ambigui e l’altro individuo può “riempire i vuoti”, ChatGPT risponde in base a ciò che gli viene fornito.

Questo ha portato molte persone a riflettere sull’importanza di formulare domande efficaci o, come viene spesso chiamato, “prompt engineering”.

Quando si scrive a GPT, è fondamentale formulare il prompt nel modo più chiaro possibile. Questo non solo aiuta a ottenere risposte più precise, ma, come ha osservato qualche collega, il solo esercizio di formulare la domanda può essere illuminante. Ci costringe a riflettere sui nostri pensieri, a chiarire i nostri concetti e a essere diretti e concisi. In molti casi, il processo di riflessione che precede la domanda può essere altrettanto prezioso quanto la risposta ottenuta.

Non è solo una questione legata a ChatGPT; la capacità di fare buone domande è fondamentale in molti contesti, dalla psicoterapia alla facilitazione di gruppo. In psicoterapia, ad esempio, le domande possono aiutare le persone a esplorare i propri sentimenti e pensieri, portando a intuizioni e realizzazioni. La “verbalizzazione espressiva”, come menzionato da un utente, è una tecnica che aiuta le persone a esprimere e comprendere meglio i propri sentimenti.

Il “prompt engineering” sta emergendo come una competenza cruciale nell’interazione con l’intelligenza artificiale generativa. Riguarda non solo la formulazione di domande, ma anche la comprensione di come funziona il modello e di come può essere indirizzato in modo efficace. Ad esempio, mentre i modelli come ChatGPT dimostrano capacità di apprendimento “zero-shot” (cioè possono rispondere a domande su argomenti che non hanno mai visto prima), possono non essere sempre all’altezza di compiti complessi. In questi casi, le persone possono trovare utile fornire una serie di prompt, o “CHAIN of Thought”, o fornire al modello esempi di apprendimento.

Infine, è interessante notare che questa riflessione sulla formulazione delle domande non è limitata a ChatGPT. Anche con assistenti vocali come Alexa ed Echo, gli utenti hanno notato che devono essere più precisi e riflessivi nel modo in cui formulano le loro richieste.

In conclusione, interagire con ChatGPT e altre tecnologie di IA ci spinge a diventare migliori comunicatori, a riflettere sui nostri pensieri e a sviluppare una maggiore chiarezza mentale. E in un mondo sempre più dominato dalla tecnologia, queste sono competenze preziose da avere.