Di registratori vocali in commercio ce ne sono diversi. Si direbbe per tutti i gusti e per tutte le tasche.

A volte è difficile scegliere e ci si affida a quello che si trova nel negozio più vicino e più comodo.

L’elenco che vi propongo non è certamente l’elenco definitivo e se avete dubbi e curiosità, basta commentare l’articolo e parlarne insieme.

Se mi permetto di consigliare questi registratori è perché li utilizzo personalmente per scopi professionali. Se sei interessato all’acquisto, grazie a questo articolo potrai valutare meglio altri prodotti che troverai sul mercato. Come vedi nei commenti tanti lettori hanno trovato un bel confronto.

Così sei alla ricerca di un registratore vocale. Il tuo smartphone non ti basta, vuoi uno strumento in più o comunque pensi che lavorerai spesso con l’audio. Sei andato in giro su internet ma non sai deciderti e dunque… eccoti. Io ti propongo qualcosa che ho utilizzato, con cui mi sono trovato bene e altro di cui ho letto e posso parlare per esperienza.

Zoom H4nsp

A mio parere lo Zoom H4 è il miglior registratore digitale prodotto al mondo. Almeno se lo si usa professionalmente e se te lo devi portare in giro come unico strumento di lavoro. Si trattava del top di gamma, anche se adesso ci sono i fratelli maggiori, lo Zoom H6 e lo Zoom H8. Questi ultimi registratori però sono registratori per usi di un livello professionale più alto, dove hai bisogno di mobilità ma nello stesso tempo devi connettere più microfoni o più strumenti.

L’H4n può andare bene per un primo acquisto in prospettiva. I fratelli maggiori invece sono per un acquisto più consapevole e professionale. Nel sito e nella scheda tecnica troverai tutti i dettagli e i modi d’uso dello Zoom H4. Si tratta di un vero è proprio studio portatile. Personalmente, di questo registratore, apprezzo i microfoni. Sono ottimi. Hanno una sensibilità estrema e sono sfalsati. In questo modo realizzano un suono stereo reale.

Zoom H4NPRO

Lo Zoom H4NPRO pesa ed è robusto. È bene fare molta pratica con questo registratore e non improvvisarsi. Se si vogliono avere ottimi risultati devi sapere come si comporta in situazioni diverse. La forza, ma anche il difetto, dello Zoom H4N sta nella sua manualità; nell’opportunità che offre di controllare il suono. Senza automatismi, ma secondo i gusti personali di chi registra. Un consiglio? Meglio fare qualche prova prima del debutto. Se si sbaglia pulsante si rischia (anche) di non registrare nulla.

Particolare attenzione va posta alla configurazione delle tracce, 2 o 4 tracce. La configurazione standard è di due tracce stereo o due tracce in mono. Per avere la configurazione con 4 tracce in contemporanea è necessario configurare da menu.

Menu > Mode > 4CH

TASCAM DR-40

La Tascam è tra le migliori aziende costruttrice di registratori. Ma a mio parere il suo punto di forza sono i registratori fissi tipo il Tascam DP-32SD Portastudio Digitale. Questo registratore, secondo le opinioni, ha il miglior rapporto qualità/prezzo/prestazioni.

Ad ogni modo sui registratori portatili la Tascam ci mette tutta la sua esperienza. Il Tascam DR-40 è l’equivalente di gamma della Zoom H4. La resa della registrazione audio è, infatti, molto simile allo Zoom H4n e in certe condizioni difficile capire le differenze. La cosa che non piace a me di questo registratore è il case plasticoso. Da l’idea di essere un giocattolo. È vero costa meno dello Zoom ma non è regalato. Se devi fare solo interviste audio e non pensi che non ti capiterà mai di registrare della musica o strumenti musicali, il Tascam è un ottimo prodotto.

Qui trovi la scheda tecnica

Zoom H2n

Il piccolo della casa coreana si è da poco evoluto ed è ideale per chi ha problemi di peso e di spazio. Così come il fratello maggiore Zoom H4n, lo Zoom H2N può aggiungersi a telecamere o a macchine fotografiche per fare i video. A me fa molta simpatia!

Sony ICD-PX240

Sony con questo registratore portatile propone un registratore ad un buon prezzo. La piccola cassa è qualcosa di utile se avete dimenticato l’auricolare, ma difficilmente farete un ascolto continuo attraverso un registratore, non è fatto per questo. Almeno (spero) non lo farete con questo.

Il prezzo è il suo punto forte. E la memoria di 4 giga è notevole, ma è il più limitato di tutti i registratori fin qui presentati. Sony ICD PX240 registra solo in mp3 e arriva ad un massimo di 192kbps. Un limite solo se si pensa a volere, un giorno, un po’ di qualità in più e si ha necessità di editare quanto si è registrato, in modo più professionale. Certo c’è tanta facilità d’uso. Basta premere Rec e non ti devi preoccupare di nulla.

Registratore vocale spia

Ho avuto modo di verificare che l’acquisto di un registratore digitale o un registratore vocale non è dovuto solo per effettuare registrazioni professionali o di studio. I registratori digitali sono utilizzati anche per spiare e/o registrare conversazioni private. Sul mercato si trovano appunto micro registratori spia.

Per questo motivo mi sembra opportuno spiegare quanto detto anche nell’articolo riguardante Facebook Live Audio e quanto scrive la dottoressa in giurisprudenza Giulia Grani che riporto anche si seguito. Infatti, se la registrazione è, bene o male, quasi sempre ammessa (verificate sempre con un buon avvocato) per un ascolto personale, la diffusione deve essere concordata. Il mancato avvertimento potrebbe provocare dei danni legali da non sottovalutare.

Registrazione

Occorre considerare sia il luogo in cui la registrazione viene effettuata, sia chi è ad effettuarla. Nel caso in cui la registrazione avvenga all’interno delle mura della privata dimora dell’ignaro soggetto registrato, sarà illecita solo se ad effettuarla sia un soggetto terzo, non partecipante alla conversazione.

Se la registrazione avviene all’interno dell’abitazione del soggetto registrante o in un qualsiasi luogo pubblico, è da considerarsi assolutamente lecita e in alcun modo lesiva della privacy. A confermare questo aspetto è stata anche una pronuncia della Corte di Cassazione che hanno stabilito che “chi dialoga accetta il rischio che la conversazione sia registrata“.

Diffusione

La diffusione di una registrazione viola la privacy ogniqualvolta avvenga per scopi diversi “dalla tutela di un diritto proprio o altrui”. Fuori dalla necessità di questo tipo di tutela, quindi, la semplice registrazione non è un reato se viene effettuata per fini personali, purché venga custodita privatamente e non diffusa. Nel caso in cui invece si pensasse di diffonderla, occorrerebbe necessariamente il consenso dell’interessato per non incorrere nel reato di trattamento illecito di dati personali.

Aggiornamento 15 marzo 2017

Riforma processo penale 2017

In seguito alla riforma del processo penale approvata dal Parlamento italiano, si stabilisce che chi diffonde registrazioni di conversazioni tra privati captate di nascosto al fine di infangare la reputazione o di intercettare le comunicazioni di un soggetto nell’ambito di una sua sfera privata, come la casa o l’automobile rischia fino a 4 anni di reclusione. Se, invece, le registrazioni costituiscono prova in un processo o sono utilizzate per il diritto di difesa o per l’esercizio del diritto di cronaca la punibilità viene sospesa.

Registratori audio vocali analizzati per i lettori

Per leggere gli aggiornamenti più recenti è possibile anche visualizzare i commenti alla fine dell’articolo. Dove rispondo ad eventuali domande dei lettori.

Aggiornamento 25 febbraio 2017

Come è possibile vedere dai commenti,  a cui rispondo sempre, questo articolo ha avuto un notevole successo. Ed è per questo motivo che ho deciso di aggiornalo con i registratori vocali che ho avuto il piacere di osservare e studiare proprio per i lettori che mi hanno chiesto informazioni a riguardo. Vi ringrazio per l’attenzione e spero di essere sempre utile. Dei registratori vocali seguenti non conoscono e non ho mai sentito la resa di registrazione. Né conosco il parere di amici professionisti del settore. Per cui il mio giudizio è parziale e si basa su quanto è possibile leggere e vedere sulla carta. Però magari questi registratori vocali rispondono anche alle tue esigenze.

Registratori vocali Zoom

Dopo tanti anni con due soli registratori, lo Zoom H2 e lo Zoom H4, negli ultimi anni, sono stati lanciati diversi registratori che si differenziano per prezzo e potenza. Personalmente il brand è una garanzia di robustezza e qualità. Però se dovessi acquistare qualcosa del genere, penserei dieci volte all’uso vero che ne dovrei fare.

Zoom H1

Lo Zoom H1/MB Registratore Digitale appartiene alla famiglia dei registratori base, entry level. Ha un costo contenuto e pare mantenere tutte le qualità dei fratelli maggiori. La cosa che a me piace è la protezione dedicata ai microfoni. Il che mi fa immaginare ad un registratore da battaglia. Anche se è sempre bene avere cura dei microfoni a condensatore. È comunque un registratore piccolo. Un giocattolino.

Zoom H6

Personalmente non ho accolto con grande entusiasmo lo Zoom H6. Lo trovo molto grande per essere portatile e in parte limitato per lavori più grossi. In effetti, poi, lo utilizzano designer del suono come Chiara Luzzana. Diciamo che tranne per la mobilità, se avessi la necessità di registrare 4 entrate (4 strumenti) preferirei acquistare un Tascam DR-60D MK2 e successivi. Oppure andrei a scegliere un mixer audio fisso e registrerei l’uscita del mixer.

C’è chi non è d’accordo con me. Questi affermano che un mixer costa di più e che, ovviamente, sono meno maneggevoli di un registratore portatile. Non mi si convince, perché un peso specifico ce lo ha anche questo registratore professionale e il costo dello Zoom H6 resta notevole. Salvo qualche offerta. E non solo. Le tracce registrate dallo Zoom direttamente dal cavo sono tracce in mono. Che poi vanno editate. Qui mi fermo. Si aprono altri scenari e pareri su cui non mi addentro. Tanto più lo Zoom mi convince meno adesso che è arrivato lo Zoom H8. Un registratore definitivo!

Aggiornamento 12 gennaio 2018

Configurazione tracce Zoom H4 e H6

Per far comprendere meglio, la zoom, da manuale consiglia queste due configurazioni che trovi nell’immagine di seguito.

Le sei tracce dello Zoom H6, o le 4 tracce dell’H4n sono da intendere in questo modo. Due tracce stereo provenienti dai due microfoni integrati, e le restanti tracce provenienti dai microfoni esterni. Queste entrate solo in mono. La configurazione standard prevede che premendo i pulsanti sul registratore puoi registrare o in stereo, ossia dai microfoni integrati, o in mono, agganciando un microfono esterno. Per poter avere una registrazione di 4 o 6 tracce, a seconda se si usa l’H4n o l’H6, è necessario andare dentro il menu cercare la cartella MODE e cliccare su 4CH o 6CH. In questo modo avrai la configurazione indicata da manuale.

MENU > MODE > 4CH

Zoom H5

Così anche per lo Zoom H5 un registratore audio intermedio, nella opportunità di utilizzo e nel prezzo. Il design è molto scarno. I microfoni sono messi in evidenza. Anche troppo, a mio parere. Se si impigliano in cavi e situazioni varie potrebbero danneggiarsi pericolosamente.

Sia dello Zoom H5 che dello Zoom H6, invece, la cosa veramente interessante mi sembra l’intercambiabilità del microfono. Infatti per entrambi i modelli sono state pensate delle capsule Zoom SGH-6 Microfono. L’SGH-6 è un microfono direzionale che raccoglie i suoni solo nella direzione su cui è puntato. È utile per registrare singoli strumenti oppure da montare su telecamere utilizzate per le interviste. Al momento in cui scrivo è una novità per i registratori portatili. Anche qui Lo Zoom H5 tira la volata allo Zoom H8 che concentra le qualità dei suoi predecessori.

Registratori portatili Tascam

Come già detto, la Tascam offre il meglio nei registratori fissi. Nei teatri, nelle sale di registrazione c’è sempre almeno un Tascam. Sulla linea portatile, offre tanti modelli per accontentare un mercato ampio, con prezzi vari e interessanti.

Tascam DR-22

Il Tascam DR-22WL pare un registratore digitale portatile interessante ma poco sicuro. Il wifi permette di trasferire i files senza l’uso di fili. Inoltre è possibile condividere, via mail o sui social (a registrazione avvenuta, tramite cellulare o rete pubblica) quanto si è registrato. Come dicevo a Filippo (il lettore che mi ha scritto nei commenti), la cosa può essere divertente ed utile. Ma non mi fido dei registratore “che fanno anche…” qualcos’altro.

Poi, cosa che mi allarma molto è il feedback di chi ha acquistato il registratore e si lamenta che durante la registrazione non si può toccare, per evitare rumori molesti. Dato che un registratore portatile lo si usa in movimento ritengo questo difetto un difetto molto grave. Non ho le prove e non so che uso reale ne fa l’utente. Personalmente la cosa mi allarma, non poco.

Tascam DR-05

La distribuzione di sigle e numeri hanno un senso per le ditte che lo propongono. Si tratta di linee di prodotto e di evoluzioni varie. Certo non sono sempre chiarificatrici. Infatti, il Tascam DR-05 pare offrire molte più opzioni professionali del Tascam DR-22. Registra in wav, compresso in formato mp3, microfono integrati omnidirezionali. Possibilità di registrare con impostazioni automatiche o manuali, controllare il guadagno o azionare il limiter per evitare il clipping. Sulla carta, il rapporto qualità/prezzo è buono.

Qualcuno potrebbe imbattersi anche sul Tascam DR-05 VER 2. Da quanto leggo sulla scheda tecnica con la versione 2 si può registrare l’audio su una base già registrata sul registratore. Mantenendo l’audio originale separato. Tipo una lettura a voce su una musica registrata precedentemente? Questo è un lavoro che non farei. Io registrerei le due tracce, separatamente. E poi su un programma di editing come Audacity (English Edition) oppure più professionale ma da acquistare Audition CS5.5 4 macintosh Italian Retail farei la sovapposizione. Su entrambi i registratori è possibile inserire un microfono esterno con minijack.

Tascam DR-44WL

Il Tascam DR-44WL è un registratore palmare a 4 tracce con funzioni Wi-Fi. Registra fino a 96 kHz/24 bit con formato WAV, oppure in MP3. Supporta le card SD/SDHC/SDXC anche con un adattatore da card microSDHC 4 GB.
IL Tascam DR-44WL registra 4 tracce, ma attenzione, come lo Zoom H4n. Due tracce sono intese in stereo, provenienti dai due microfoni integrati, a condensatore unidirezionali in configurazione X-Y. E due tracce in mono dai microfoni esterni Ingressi analogici XLR/TRS (con alimentazione Phantom 24/48V) compatibili con segnali di linea +4 dBu.

In più c’è una connessione Wi-Fi sia Android che iOS con USB 2.0 ad alta velocità a/da un computer. Come gli altri registratori portatili è alimentato da quattro batterie AA, adattatore AC incluso o alimentazione tramite il bus USB.

Registratori audio Olympus

Non ho mai utilizzato o posseduto registratori Olympus ma sono i registratori, forse, più visti e venduti nei centri commerciali. Nella gamma di base hanno prezzi relativamente convenienti. Mi pare che siano questi i registratori che posso consigliare per chi mi chiede cosa comprare per registrare lezioni universitarie o simili, o vuole spendere poco.

Però ripeto, per certi usi, un cellulare va bene. Certo, non da lasciare sulla cattedra del prof, mentre squilla o riceve messaggi vari. Io non vendo, né posseggo un negozio di articoli musicali, per cui non saprei consigliarvi altro.

Olympus WS-853

Mi pare che un registratore molto semplice sia l’ Olympus WS-853 piccolino ma con ottime potenzialità di espandere la scheda SD fino a 32 Giga di memoria. Tipo oltre 2000 ore di registrazione. Che poi sono numeri assurdi. Che fanno riferimento ad un machismo di potenza che non guarda alla realtà. Dopo che hai registrato di seguito (o messo insieme in un più momenti) 83 giorni di audio di fila, quanti giorni dovrai utilizzare per editare e rendere queste registrazioni utilizzabili e condivisibili? E con un registratore di base?

Olympus LS

Mentre sulle fasce medio alte come il caso del Olympus LS-12 oppure il successivo registratore audio Olympus LS-14 anche l’Olympus si allinea alla qualità di registrazione e ai prezzi dei diretti concorrenti. Questi registratori, però, non sono più disponibili perché sostituiti dall’Olympus, LS-P4 PCM e FLAC Musica e Registratore Vocale, Memoria da 8 GB, Slot MicroSD, USB, Bluetooth.

Tra i top di gamma troviamo poi anche l’Olympus LS-100 Registratore Musicale Digitale che equivale ai registratori fin qui proposti.

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Zoom vs Tascam – Tascam vs Zoom

Difficile giudicare sulla carta. Difficile pensare che siano uguali e migliori in tutte le situazioni di registrazione. Con strumenti portatili bisogna adattarsi e saper sfruttare pregi e difetti.

Se preferisco i registratori Zoom è certamente perché li ho sempre utilizzati. Mentre i Tascam sono preferiti dai miei lettori, per l’ottimo rapporto qualità prezzo.

Personalmente posseggo un H4N ed è un prodotto di alto livello.

Qualcuno sul web ha fatto delle prove tra un Neumann da studio (roba da 1000€ usata) passata per un pre-amp e girata poi su Logic Pro. Con il setup da studio si sentiva meglio il Neumann ma i microfoni integrati dello Zoom hanno sorpreso chi registrava.
Unica avvertenza è occuparsi bene del settaggio del registratore.

Se ci sono problemi di registrazione intanto non bisogna escludere che ci siano problemi meccanici interni. E poi c’è chi fa notare che

1) Lo Zoom è un ambientale e tende a prendere tanti suoni dall’ambiente. Se è puntato male o se ci sono degli strani riverberi in sala non c’è verso di registrare un suono pulito.
2) I livelli di registrazione sono importanti: se troppo bassi si sente tanto rumore di fondo, se troppo alti interviene il limiter che, se è sempre attivo, non giova.
3) Varie ed eventuali.

Altro elemento importante è la qualità dei files registrati.

Magari si registra qualcosa a 48KHz, mentre il programma di editing si aspetta un file a 44KHz.

Insomma, ci son tanti punti in cui le cose possono andar male e non sempre è colpa del registratore.

6 consigli su come scegliere un registratore digitale

I 6 consigli su come scegliere un buon registratore sono dedicati a tutti coloro che vogliono creare audio di qualità o hanno la necessità di avere uno strumento in più rispetto al proprio smartphone. Certo, nell’emergenza e in assenza di altro, i risultati di una registrazione con uno smartphone sono accettabili. E se il registratore lo usate saltuariamente lo smartphone può essere la scelta più economica.

Ma andiamo subito al sodo!

Come scegliere un registratore

Qui di seguito i miei consigli personali basati sulla mia esperienza.

1) Cosa ci dovete fare

Mi pare che sia il consiglio più banale ma anche quello più doveroso. Pensate al perché lo state comprando. Il vostro smartphone, ma anche il vostro PC (dotato di microfono e un programma di registrazione, anche free) possono effettuare delle registrazioni. Dovete prendere degli appunti personali? Oppure dovete far ascoltare ad altri un prodotto audio. Pensate alle situazioni più frequenti in cui vi troverete ad utilizzarlo: al chiuso, all’aperto, in viaggio, a lavoro?

2) Valutate il peso

Sul mercato esistono registratori di diverse dimensioni e peso. Una cosa è portarsi in giro un registratore di 50 grammi, altra cosa è portarsi mezzo chilo di peso, in più, in borsa. Se hai già valutato il primo consiglio, cioè cosa ci devi fare ti sarà facile dedurre per quanto tempo lo dovrai portare in giro. Andate a lezione in metropolitana? Sarete carichi con borse piene di cianfrusaglie, libri, pc e altro? Oppure seguite la conferenza stampa andando in taxi accompagnati comodamente dal luogo di lavoro fin sotto il luogo dell’evento? Potete o dovrete intervistare chiunque, in qualunque posto e momento? Lo portate in giro sempre, in ogni luogo e insieme ad altre attrezzature? E’ il vostro strumento principale di lavoro o l’unico oggetto che portate in giro durante determinate situazioni?

Avere il registratore figo e poi lasciarlo a casa non è cosa buona.

3) Microfono integrato o possibilità di “espansione”

Nei registratori digitali il microfono è integrato ma in alcuni modelli è possibile aggiungere microfoni esterni di qualità migliore rispetto al microfono integrato. Magari all’inizio vi potrà bastare il microfono integrato e in molti casi è più che sufficiente. Se però potete prevedere, grosso modo, che userete il registratore per scopi professionali valutate questa opzione. Potrebbe tornarvi utile anche se volete usare un microfono radio a distanza.

4) Formato di registrazione audio mp3 o wav

Un buon registratore da la possibilità di registrare, almeno, nei due formati audio più comuni: il diffusissimo mp3 e il meno noto wav.

Il formato mp3 è un formato compresso, di bassa qualità ma che ha il grande vantaggio di occupare poco spazio all’interno di una memoria, utile per la condivisione o per lo streaming. Per bassa qualità si intende che in caso di un necessario editing, sul file avrete pochi bit su cui lavorare e le modifiche che potreste fare potrebbero essere poche. Se dovete registrare, però, una lezione universitaria, il formato mp3 va benissimo.

Il formato wav è invece un formato non compresso e quindi con grandi quantità di informazioni audio all’interno del file. Se andate a modificare l’audio la qualità scadrà ma almeno potreste ottenere un ottimo mp3.

Se non dovete editare il file, per un ascolto comune, i due file risultano all’orecchio uguali.

5) Memoria

Non sottovalutate lo spazio della memoria e anche in questo caso la possibilità di espansione attraverso schede SD o mini SD. 1 giga di memoria per un registratore audio digitale è sufficiente. Ma come dicevo prima bisogna valutare cosa ci dovete fare. Se registrate in mp3 un solo giga vi può bastare per registrare un’intera giornata. Se invece registrate in wav potete registrare poche ore.

6) Frequenza di campionamento

Ci viene in aiuto il buon Wikipedia

La frequenza di campionamento è la misura espressa in hertz del numero di volte al secondo in cui un segnale analogico viene misurato e memorizzato in forma digitale (da “digit” che in inglese significa “cifra”; in questo caso, nel mondo informatico e elettronico, il significato varia in “cifra binaria”).

Si va dagli 8 kHz che sono la qualità audio del telefono di casa fino a 2822 KHz. Per un buon registratore cerchiamo qualcosa tra i 41-44KHz e gli 88 KHz. Quindi più alti sono gli hertz, migliore sarà la traduzione che il registratore farà della voce o della musica in informazioni informatiche.

la frequenza di campionamento è il parametro che si utilizza quando si “traduce” un fenomeno naturale – comprensibile per l’essere umano – in una rappresentazione numerica – “comprensibile” cioè utilizzabile per un computer e per quelle macchine il cui funzionamento è basato sul bit.

In questo caso si parla di quantizzazione (lunghezza della parola digitale) e anche qui il massimo è meglio.

In pratica meglio scegliere registratori che traducano a 16 bit o meglio ancora a 24 bit. Ne hai trovato uno straordinario a 8 bit? Meglio di no.

In conclusione, un BONUS

Se comprate un registratore, comprate un registratore che registri, che faccia solo quello e lo faccia bene!

Radio, radioline, video e quant’altro, assolutamente vietati. Se volete il tutto in uno significa che state cercando uno smartphone e non un registratore.

Adesso che avete valutato cosa dovete fare e a cosa dovete stare attenti, potete valutare 5 registratori digitali portatili da consigliare. O che almeno io consiglio perché nel tempo li ho usati personalmente.

5 registratori per uso professionale

Tengo a precisare che questo post non è sponsorizzato e non ho nessun legame con i brand di cui sopra. I link rimandano al mio programma di affiliazione ad Amazon. Ad ogni modo, ribadisco che la proposta dei primi 5 registratori deriva dall’uso professionale e personale che ne ho fatto nel tempo. Ed anche dai pareri scambiati con altri professionisti del settore audio. Mentre le successive proposte sono registratori vocali che ho visto sulla carta, insieme ai lettori che me li hanno sottoposti per un parere. Non ho attività di vendita di questi prodotti. E insomma, avete i consigli su cosa pensare prima di comprare un registratore, avete i consigli su quali possono essere i registratori più adatti, non resta che scatenare la vostra fantasia e augurarti una buona registrazione!

Registratori digitali Zoom – Professionali

Di seguito trovi un elenco di registratori digitali zoom.

Zoom serie H

Il marchio Zoom ha sviluppato l’area dedicata alla registrazione sul campo, denominata appunto “field”.

Nonostante la “portabilità” e la relativa leggerezza di questi registratori, non si tratta di registratori che possiamo intendere davvero portatili. Nel senso che non possiamo metterli in tasca, come quelli della serie H.

  • Zoom H1
  • H2
  • Zoom H4n
  • Zoom H6

Registratori Audio Field

Possiamo considerare i registratori audio field come una evoluzione dei già conosciuti registratori. Sono portatili nel senso che possono essere portati sul campo, metterli in valigia o in una borsa per registrazioni di alta qualità.

Questi registratori permettono certamente di registrare in qualunque spazio e in qualunque luogo ci sia da registrare un suono.

Anche per il loro costo è consigliabile l’acquisto nel momento in cui si deve fare un lavoro da produttore. Questi registratori, spesso si trovano anche in alcuni studi di registrazione e non si tratta di registratori per registrare prove, annotazioni o registrazioni ambientali generiche.

Field video recording

La Zoom ha voluto allargare il proprio orizzonte alla riprese in capo, in presa diretta e alla registrazione ambientale professionale.

Come è possibile notare, infatti, sul sito ufficiale, questi registratori sono inseriti nella sezione video recording.

Da una parte si ha la possibilità di aggiungere le nuove capsule microfoniche di ultima generazione e dall’altra di entrare nel mondo dell’audio con risultati cinematografici.

Sicuramente chi produce documentari, cortometraggi e/o lungometraggi a budget limitato trova in questa serie ottime soluzioni.

Zoom video

Se i tuoi video sono invece progetti minori e amatoriali, consigliamo di rivolgere la propria attenzione alle videocamere Zoom che abbiamo avuto l’onore e il piacere di provare come videocamere musicali.

La serie Q è stata rafforzata avendo presente le nuove esigente di utenti che amano la musica come i musicisti, ma soprattutto guardando alla continua crescita dei videomaking.

In particolar modo ho provato e recensito la Zoom Q4n.

Prodotti da acquistare

Se sei interessato ai registratori digitali Zoom guarda le caratteristiche tecniche di questi registratori professionali.

Un lettore mi scrive

Salve Toni, ho un consiglio da chiederti, in primis apprezzo molto il tuo modo di comunicare e sopratutto AIUTARE in maniera semplice con disponibilità, ho letto in un tuo post la parola UMILTÀ!.. ebbene è un mio motto perciò la intuisco senza di essa non vi è evoluzione e confronto oltreva molto del resto !.. Mi faceva piacere dirtelo semplicemente!… Veniamo al mio quesito!.. Suono il sax tenore da solo e su delle basi,in interno a casa ho una scheda audio SSL e un mic condensatore stessa marca, pc e cubase perciò sono a posto… Ma amo suonare in mezzo alla natura, prati o altri luoghi non importa ci siano o meno persone ma voglio registrarmi.

Ho acquistato una zoom q8, provata direi buone le possibilità che offre a livello registrazione audio, per quanto riguarda il video preferisco una Sony ax 53 videocamera che posseggo anche se sarebbe stato più comodo avere già tutto sincronizzato audio/video ma potrei farlo poi con Filmora, io entrerei con il microfono del sax in un canale mono e con la base che ho su ipad in altro canale 2 mono , dalla base leggo anche la musica da ipad perciò non posso suonare solo su base già registrata, il mio problema / dubbio quale è?… Forse banale ma me lo pongo, la zoom q8 ma anche altri prodotti zoom hanno solo un uscita Jack da 3,5 per cuffie, come faccio ad entrare nella mia cassa amplificata?…

Ho provato ad entrare con cavo stereo visto che la cassa ha 2 ingressi lr uscendo dalle cuffie della q8 ma è soluzione buona?… In pratica oltre che registrarmi si deve anche sentire ciò che suono nella cassa,… Ho notato su alcuni prodotti tascam come per esempio Tascam dr 701 che potrei abbinare alla Sony per avere un audio sincronizzato che oltre ad un uscita cuffie ha un uscita dedicata alle casse o amplificatore e forse è meglio penso e questo lo vedo anche sul Tascam dr 60 mkii… anche su altri registratori zoom fino al h8 noto solo uscita cuffia, hai qualche semplice suggerimento?.. Starei quasi valutando Tascam Dr701 anche se l investimento non è di poco conto!… Magari mi perdo qualche dettaglio, molti musicisti penso usano prodotti zoom… Grazie mille per l eventuale attenzione…

La risposta ad un lettore

Ho dovuto disegnare i vari collegamenti che effettui e non sono sicuro di aver capito. Però ti invito a ripercorrere i collegamenti che fai a casa e duplicarli quando registri in esterno.
Ora se acquisti un Tascam dr 701 o un equivalente Zoom serie F, sono certo che risolveresti i tuoi problemi, ma appunto la spesa è notevole. Dal mio schema, a me pare, ripeto non sono sicuro, che in esterno ti manchi una scheda audio o mixerino che ti permetta di fare tutte le connessioni necessarie.
Hai pensato che, forse, ti basterebbe avere uno Zoom U44?. Non so se ce la fai con le entrate e le uscite. Ma dovrebbe.
Ho raccolto in un articolo quello che ho trovato su Zoom U44 e le migliori recensioni.
Spero ti sia di aiuto.
E comunque fammi (fai sapere anche ai lettori) come risolvi.P.s.
Grazie a te dell’attenzione e per aver compreso lo spirito del blog. Sono felice di poter aiutare, ma soprattutto di potermi confrontare su questioni del genere.

La parola ai lettori di registratori

Vuoi un consiglio? Come vedi dai commenti sono a disposizione dei miei lettori. Ma prima condividi l’articolo. Se sei arrivato fin qui, magari l’articolo potrebbe essere utile anche per altri. Condividilo, per favore, con altre persone che sai essere interessate a comprare un registratore vocale digitale. Grazie!